L’idea di un possibile documento programmatico in fieri incentrato sul diritto alla creatività deve essere spiegata nel dettaglio. Quello alla creatività non è abbastanza ovviamente un diritto fondamentale dell’uomo, ma la sua natura positivamente accessoria a molti altri diritti lo rende individuabile, appunto, come diritto, o diritto speciale, in ragione di un fatto a mio avviso innegabile: Questo diritto non può in alcun modo essere garantito dall’alto, e di conseguenza deve essere conquistato individualmente, pezzo per pezzo, attraverso strategie implementate dai diretti fruitori.
Ma (noi morbosi appassionati di innovazione) siamo veramente soli nella battaglia contro il caos omologato che ci circonda? Sì e no. Sì, nel senso che siamo chiamati a ritagliarci gli spazi creativi in prima persona; no, nel senso che tale prassi può essere condivisa con i nostri simili, e dunque rafforzata e inserita in un circolo virtuoso.
In questo stesso mio spazio web ho intenzione di dedicare una sorta di rubrica aperiodica esattamente a questo: la condivisione di mosse e stratagemmi per massimizzare la creatività personale.